Il Tessuto Bianco | Marcello Di Fazio

“Esistono tanti modi di esercitare violenza, quella ostetrica purtroppo non è disciplinata da nessuna legge ancora, ma un’esperienza dolorosa ti garantisco che porta parecchie conseguenze difficili da gestire. Il parto può essere un’esperienza intensa e soddisfacente per la donna, oppure la può trascinare nella depressione più profonda, e anche questo fa parte della salute di cui parli tu, quella da preservare, no?”.

Queste le parole di Ivana, uno dei personaggi del romanzo “Il tessuto bianco” di Marcello Di Fazio. Papà peer ed autore, Marcello da tempo si occupa di sensibilizzare sulle tematiche della nascita e lavora in particolare con i papà, che in queste situazioni vengono in genere lasciati ai margini ed esclusi, intrappolati in stereotipi e ruoli prestabiliti.

Attorno ad un cortile condominiale romano si sviluppa la vita dei personaggi, tutti coinvolti, a vari livelli, nella tematica della nascita. Dal figlio di un’attivista per i diritti delle donne alle mamme-peer e future mamme, dall’ostetrica alla protagonista, che si trova a dover pubblicizzare parti cesarei e latte in polvere proprio mentre apprende quanto questo mondo che ruota attorno alla nascita sia variegato. Perché, come dice la quarta di copertina del libro, “ognuno dovrà fare i conti con i propri dubbi attuali e percorsi generazionali, scegliendo quale treno prendere o non prendere in base alle proprie esperienze di vita”.

AMINa ODV

La nostra missione è quella di promuovere un parto consapevole, rispettato e positivo in Italia e nel mondo. Partiamo dal presupposto che al momento molte donne sono vittime di violenza ostetrica, oppure mancano di accesso ai servizi di assistenza di base. Attraverso attività di sensibilizzazione e di cooperazione allo sviluppo, AMINa mira a promuovere una diversa cultura del parto, che valorizzi le differenze e consideri partoriente e nascituro come soggetti e non come oggetti dell’azione.

Immaginiamo un mondo in cui il parto venga affrontato con la giusta consapevolezza e possa essere un momento positivo e trasformativo per la partoriente ed il nascituro. Un mondo in cui la vita ed il venire al mondo vengano valorizzati, così come il rispetto delle diversità e del percorso di vita di ognuna/o.

Crediamo che la diversità sia una ricchezza; crediamo nelle doti innate della partoriente e del nascituro nel momento del parto; crediamo che questo debba essere affiancato dalle opportunità offerte dalla medicina e che la nascita dovrebbe essere al centro di ogni agenda politica poiché riguarda l’intera umanità e non dev’essere relegata al solo universo femminile. Crediamo che il parto possa essere una straordinaria esperienza trasformativa.

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